Azienda e diversità di genere

L’adozione di modelli lavorativi flessibili è la precondizione per consentire a uomini e donne di svolgere un’attività lucrativa coniugando carriera e vita familiare. I medesimi creano un importante ritorno d’investimento nelle aziende che me fanno uso.

Da diversi anni nella Svizzera italiana, la Società degli impiegati del commercio – SIC Ticino – con il sostegno dell’Ufficio federale dell’uguaglianza, ha promosso iniziative volte alla diffusione della flessibilità lavorativain azienda.

È ora di bilanci: durante la mattinata di studio sarà presentato l’insieme dello strumentario realizzato e a disposizione dei pubblici specifici.

Necessario ora rivolgere l’attenzione sulla situazione delle donne ai vertici aziendali: nel 2011 in Svizzera, sull’insieme delle donne occupate, la percentuale di donne membri di direzione o con funzioni direttive è del 19.6% contro il 32.4% degli uomini. In Ticino la percentuale di donne attive con funzioni direttive scende ulteriormente a 17.2% contro il 30,8 degli uomini.

Sullo sfondo di queste cifre, l’Unione svizzera degli imprenditori e economiesuisse pubblicando congiuntamente un dossier sulla tematica, dichiarano che “le imprese non possono economicamente rinunciare alle donne nelle posizioni dirigenziali. Non vi è alcun dubbio che la quota delle donne ai vertici nell’economia deve aumentare sia nei Consigli d’Amministrazione, sia nelle direzioni operative”.

E quali sono i vantaggi per le aziende e l’economia di un maggior numero di donne ai vertici aziendali?

aumenta la performance finanziaria delle aziende grazie alla presenza di un team di manager misto
valorizza il livello di formazione delle donne che non è mai stato così elevato come oggi; investire in un’eccellente formazione per poi non sfruttarla, non ha economicamente senso.

evita la dispersione di risorse umane dovuta al ritiro delle donne dopo una maternità e delle conseguenti spese di turnover e la perdita di competenze
permette di far fronte alla carenza di manodopera qualificata. Già attualmente in Ticino vi è penuria di manodopera altamente qualificata colmata da un aumento sempre più importante del frontalierato

Condividendo i propositi delle associazioni economiche, SIC Ticino si è fatto promotore del progetto TALENTO che – anch’esso finanziato dall’Ufficio federale dell’Uguaglianza e condotto in collaborazione all’associazione Valore D –si propone di sviluppare una strategia organica e uno strumentario specifico a cui le PMI della Svizzera italiana possono far capo per accompagnare e favorire l’ascesa delle donne ai loro vertici: durante la mattinata sarà illustrato al pubblico cosa propone il progetto TALENTO alle aziende.

Descrizione	Intervento	Azienda	Ora
Saluto	René Chopard	Centro Studi Bancari -Direttore	9.00 – 9.15
Saluto	Claudia Sassi	SIC Ticino - Direttore	9.00–9.15
Situazione La conciliabilità lavoro/famiglia e la presenza di donne ai vertici nelle aziende ticinesi. Quale l’impatto economico?	Moreno Baruffini	USI – IRE - Ricercatore	9.15–9.45
Ragioni e argomenti Le associazioni economiche sostengono la flessibilità dei modelli lavorativi e la promozione delle donne ai vertici aziendali: perché?	Ruth Derrer Rinaldo Gobbi	Unione svizzera degli imprenditori -Membro del comitato direttivo Camera di commercio dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino - Vice direttore	9.45–10.15
PAUSA			10.15-10.45
Strategia d’intervento per promuovere le donne ai vertici aziendali Esperienze internazionali e nazionali	Anna Zattoni Giuseppe Papadia Esther Friedmann	Valore D - Direttore generale ABB - Business HR Manager Credit Suisse - HR Business Partner	10.45-11.00
	Alessandro Guidi	Siemens – HR Manager	11.00-11.30
A livello locale Strumenti di conciliazione e promozione della donne ai vertici aziendali nella Svizzera italiana	Sabrina Guidotti Gini Dupasquier	SIC Ticino - Project manager Valore D - Project manager	11.30-12.00
Discussione moderata			12.45
Standing lunch			12.45-13.30